13406979_1109563349111423_6142963802022271021_n[TABLE=10]

La presenza costante ed abbondante di acqua nella nostra società, ci ha abituato a trattare questa risorsa con assoluta disinvoltura, per tutti gli scopi, dando per scontata la sua reperibilità e disponibilità.

EPPURE ogni giorno muoiono circa 10.000 esseri umani a causa dell’assenza e della cattiva qualità dell’acqua.

L’ACQUA E’ VITA E L’ACCESSO ALL’ACQUA RIGUARDA IL DIRITTO UMANO ALLA VITA.

E’ necessario quindi che l’acqua sia riconosciuta come un diritto umano inalienabile, come un bene comune e patrimonio dell’umanità.

E’ fondamentale per l’ambiente, per la società, per l’economia, per la pacifica convivenza delle popolazioni.

L’acqua è un elemento che rappresenta la sacralità della vita.

Eppure non viene riconosciuta come tale dalla Comunità Internazionale, dall’ONU, dalla Costituzione dell’Unione Europea.

Ogni venti minuti nel mondo un bambino continuerà a morire di sete.

In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle zone rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e meno della metà di servizi igienici.

Complessivamente si stima che l’80% delle malattie sia dovuto, in Malawi come in tutti i paesi del Sud del Mondo, alla cattiva qualità dell’acqua.

Sono 5, fondamentalmente, le malattie di origine idrica:

1)      malattie trasmesse dall’acqua (colera, tifo, dissenteria, epatite, gastroenterite);

2)      infezioni della pelle e degli occhi dovute all’acqua (tracomi, lebbra, congiuntiviti, ulcere);

3)      parassitosi legate all’acqua;

4)      malattie dovute ad insetti vettori, per esempio mosche e zanzare;

5)      malattie dovute a mancanza d’igiene.

In Malawi, come in tutta l’Africa, milioni di donne percorrono ogni giorno molti chilometri per l’approvvigionamento dell’acqua e molti bambini, ma soprattutto molte bambine, sono impossibilitate ad andare a scuola per aiutare le mamme in questa attività quotidiana indispensabile e peraltro anche piena di insidie e pericoli.

In Malawi una persona su due viene colpita da malattie dovute sia alla mancanza che alla cattiva qualità dell’acqua.

Il progetto pozzi si propone di garantire alle comunità rurali il diritto all’acqua potabile, attraverso la realizzazione di pozzi e sistemi di approvvigionamento idrico, tali da apportare miglioramenti nella qualità di vita alle comunità rurali. Si mira così a diminuire la mortalità infantile causata dall’uso di acqua infetta, a prevenire le malattie legate all’uso di acqua contaminata e ristagnante, a liberare le donne dal gravoso compito del trasporto di acqua e consentire alle comunità di irrigare gli orti, favorendo la produzione agricola e migliorando l’alimentazione.

“Più ci saranno gocce d’acqua pulita, più il mondo splenderà di bellezza”

Madre Teresa

Galleria fotografica

[cincopa AcOAoyqcjgq-]